Quando la #mente ci 𝚒𝚗𝚐𝚊𝚗𝚗𝚊: i 𝙗𝙞𝙖𝙨 𝙘𝙤𝙜𝙣𝙞𝙩𝙞𝙫𝙞.

Quando la #mente ci 𝚒𝚗𝚐𝚊𝚗𝚗𝚊: i 𝙗𝙞𝙖𝙨 𝙘𝙤𝙜𝙣𝙞𝙩𝙞𝙫𝙞.

Cosa sono i 𝙗𝙞𝙖𝙨 𝙘𝙤𝙜𝙣𝙞𝙩𝙞𝙫𝙞? Sono 𝗘𝗥𝗥𝗢𝗥𝗜 che la nostra mente commette nel 𝐫𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐫𝐢𝐩𝐞𝐫𝐜𝐮𝐨𝐭𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐞 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢.

Noi cerchiamo costantemente di comprendere la realtà, quando a volte, la 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐨𝐫𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐞 𝐜𝐢 𝐜𝐫𝐞𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐫𝐞𝐝𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐚𝐥𝐭𝐞𝐫𝐚𝐭𝐞 𝐞 𝐟𝐚𝐥𝐬𝐞.

Cerchiamo coerenza nella realtà e ci costruiamo delle convinzioni che possano razionalizzarla, ma ignorandone il suo aspetto reale. Spesso, le informazioni che abbiamo sono in netto contrasto con il nostro modo di pensare, così, tendiamo a minimizzare queste informazioni pur di non abbandonare le nostre certezze.

Si tratta del nostro modo di 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐫𝐞𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀ 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐬𝐮 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐫𝐢𝐠𝐢𝐝𝐢𝐭𝐚̀ 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞, volta a nutrire il nostro bisogno di coerenza.

Tra i 𝙗𝙞𝙖𝙨 𝙘𝙤𝙜𝙣𝙞𝙩𝙞𝙫𝙞 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙙𝙞𝙛𝙛𝙪𝙨𝙞 troviamo:

1. 𝐀𝐒𝐓𝐑𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐒𝐄𝐋𝐄𝐓𝐓𝐈𝐕𝐀: si tratta del “bicchiere mezzo vuoto”, ovvero porre attenzione solo su determinate informazioni relative a una situazione, ignorando le altre. Si scelgono quelle informazioni che sono in linea con le nostre convinzioni, in modo da poterle confermare. Nelle relazioni questo aspetto può presentarsi quando poniamo attenzione solamente sulle informazioni negative o positive riguardo al partner, ignorando tutte le altre e potendo confermare le nostre credenze su di lui.

2. 𝐈𝐏𝐄𝐑-𝐆𝐄𝐍𝐄𝐑𝐀𝐋𝐈𝐙𝐙𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄: “fare di tutta l’erba un fascio”. Estendiamo le nostre scarse informazioni procurandocene altre mediante l’interpretazione di un singolo evento o caratteristica. Un esempio nelle relazioni sentimentali è quello di considerare il nostro partner un traditore solo perché ha tradito una volta nel suo passato o quello di generalizzare che gli uomini/donne sono tutti uguali solo perché si hanno quelle informazioni.

3. 𝐏𝐄𝐍𝐒𝐈𝐄𝐑𝐎 𝐃𝐈𝐂𝐎𝐓𝐎𝐌𝐈𝐂𝐎: “tutto o nulla”, “bianco o nero”. È caratterizzato dalla tendenza a ignorare le “sfumature”: il grigio non esiste. Una situazione, una persona sono perfette o totalmente imperfette. Si tratta di un pensiero rigido che ci trae in inganno impedendoci di cogliere i molteplici aspetti della realtà, costringendoci da soli alla scelta tra solo due alternative, quando in realtà nel esistono molte di più. Un esempio nelle relazioni sentimentali è il convincersi che una persona è compatibile o incompatibile con noi, concentrandoci solo su queste due alternative, negando che ci siano degli aspetti compatibili e altri non.

4. 𝐋𝐄𝐓𝐓𝐔𝐑𝐀 𝐃𝐄𝐋 𝐏𝐄𝐍𝐒𝐈𝐄𝐑𝐎: “so ciò che pensi”. In totale assenza di prove, si afferma di sapere esattamente cosa sta pensando l’altro e cosa farà. La realtà e l’immaginazione si mescolano al punto tale da perdere completamente il controllo del mondo esterno (che viene soggiogato da quello interno). Spesso questo tipo di bias è utilizzato al fine di rassicurarci e autoconvincerci di avere la situazione in mano, ma è esattamente l’opposto. Nella relazioni sentimentali, molto spesso questo comportamento procura nel partner la tendenza a comportarsi esattamente come dichiarato dall’altro, perché si realizza indirettamente il comportamento previsto.

5. 𝐂𝐀𝐓𝐀𝐒𝐓𝐑𝐎𝐅𝐈𝐙𝐙𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄: “ora succederà un disastro”. Attribuiamo eccessiva importanza a un evento di scarsa importanza, convincendoci che darà luogo a una catastrofe. Nelle relazioni sentimentali, ad esempio, se il nostro partner fa una lieve mancanza, sicuramente è l’inizio di un disastro.

6. 𝐏𝐑𝐄𝐃𝐈𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐅𝐔𝐓𝐔𝐑𝐎: pur non avendo prove ed evidenze, abbiamo la tendenza prevedere eventi futuri, solitamente negativi. Nelle relazioni possiamo prevedere che il nostro partner ci deluderà, partendo da una nostra convinzione priva di fondamento.

7. 𝐑𝐀𝐆𝐈𝐎𝐍𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐄𝐌𝐎𝐓𝐈𝐕𝐎: tendiamo a considerare come informazioni oggettive le nostre emozioni, le utilizziamo come prove empiriche per delinearci un’idea di realtà che tutto è tranne che logica. Questo ci impedisce di cercare informazioni contrarie alle nostre emozioni, perché sarebbe difficile da accettare.

8. 𝐄𝐓𝐈𝐂𝐇𝐄𝐓𝐓𝐀𝐑𝐄: è un’iper-generalizzazione ancora più rigida. Attribuiamo un’etichetta alla situazione, valutandola e riducendola a una categoria, senza considerare che la realtà è qualcosa che si evolve ed è in continuo mutamento. Nelle relazioni possiamo trovarlo quando etichettiamo il partner come “inadeguato”, “incapace di cambiare”.. in tale modo escludiamo la possibilità che esista un cambiamento e la realtà è un processo evolutivo.

9. 𝐒𝐕𝐀𝐋𝐔𝐓𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐄 𝐂𝐎𝐒𝐄 𝐏𝐎𝐒𝐈𝐓𝐈𝐕𝐄: la tendenza a minimizzare gli aspetti positivi mettendo in luce e considerando solo quelli negativi, esagerandoli. Spesso, utilizziamo questa strategia per ignorare le cose che non vogliamo vedere, in modo da poter prendere delle decisioni che ci fanno comodo e sono più facili da accettare, o evitare situazioni che abbiamo paura di non gestire, costruendoci un’area di confort dalla quale non uscire.

10. 𝐏𝐄𝐑𝐒𝐎𝐍𝐀𝐋𝐈𝐙𝐙𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄: utilizzare come informazioni solo quelle che derivano dalla nostra esperienza personale, interpretando gli eventi come se fossero solamente correlati a noi.

Tutte queste strategie della mente, questi bias, sono costruiti dalla nostra mente per proteggerci da qualcosa di ignoto e inaccettabile: la realtà è che non ci proteggono per niente, non ci permettono di evolvere come persone. Ci ritroviamo in una zona di confort in cui i nostri pensieri confermano le nostre credenze sul mondo, impedendoci di sperimentarci in sfide difficili che ci fanno crescere, perché è solo affrontando la paura e avendo il coraggio di affrontare la realtà com’è, che si può evolvere.

Per poter aggirare questi errori della mente e non rovinarci la vita, basta avere la consapevolezza di non poter controllare la realtà, che non si po' sapere tutto, dunque la SOLUZIONE è quella di 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐮𝐫𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐢 𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐧𝐳𝐚, 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫 𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐯𝐚𝐥𝐮𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐚 𝐚𝐯𝐯𝐢𝐜𝐢𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐯𝐢𝐯𝐞𝐫𝐥𝐚.

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