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Il Trauma

  • Immagine del redattore: Silvia Fortunati
    Silvia Fortunati
  • 10 mar 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 12 mar 2022

Tutti gli individui sono soggetti a vivere 𝙩𝙧𝙖𝙪𝙢𝙞, di entità e tipologie differenti durante la loro vita.

I sintomi che si manifestano come conseguenze sono 4:

1) Rivivere in modo intrusivo e non volontario l’esperienza traumatica

2) Evitare il ricordo del trauma (come luoghi, situazioni o persone che lo richiamano alla memoria)

3) Ottundimento emotivo (emotional numbing)

4) Eccessiva attivazione (hyperarousal) come stati di allarme continui o frequenti, iper-vigilanza, irritabilità e insonnia

Esistono diverse #tipologie di trauma che comportano differenti conseguenze sullo sviluppo e funzionamento dell’individuo.

Il trauma psicologico viene definito dal DSM-IV come “l’esperienza personale diretta di un evento che causa o può comportare morte o lesioni gravi o altre minacce all’integrità fisica”. È opportuno notare come il trauma coinvolga aspetti di tipo relazionali, paura intensa e sentimenti di impotenza o orrore, accompagnati dalla sensazione di incapacità del soggetto di sostenere le conseguenze e da un senso di sfiducia in se stessi.

Dunque, un 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐭𝐫𝐚𝐮𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨 (o “𝐭𝐫𝐚𝐮𝐦𝐚 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐥𝐢𝐜𝐞”) è una situazione alla quale non è possibile sottrarsi che sovrasta la capacità di resistenza e riguarda un fatto isolato, grave ed estremo. Altro tipo è il “𝐭𝐫𝐚𝐮𝐦𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐬𝐬𝐨”, che consiste nell’insieme di eventi traumatici multipli, ripetuti in intervalli di tempo prolungati. Questo tipo è tipicamente #interpersonale, come abusi emotivi o fisici continui e trascuratezza protratta nel tempo, che spesso è possibile ritrovare in infanzia nella relazione con genitori: in tal caso si parla di “𝙩𝙧𝙖𝙪𝙢𝙖 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙡𝙚𝙨𝙨𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡’𝙞𝙣𝙛𝙖𝙣𝙯𝙞𝙖 𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡’𝙖𝙙𝙤𝙡𝙚𝙨𝙘𝙚𝙣𝙯𝙖” che manifesta sintomi come deficit nella regolazione delle emozioni, problematiche relazionali, impulsività, somatizzazioni, dissociazione tra stati dell’io e alterazioni dell’identità che, nei peggiori dei casi, delineano un squadro di Dɪsᴛᴜʀʙᴏ ᴛʀᴀᴜᴍᴀᴛɪᴄᴏ ᴅᴇʟʟᴏ sᴠɪʟᴜᴘᴘᴏ. Coloro che lo sviluppano possono presentare disintegrazione delle funzioni mentali superiori (alterazioni nella regolazione delle emozioni e del comportamento, disturbi della coscienza e dell’attenzione e somatizzazioni) e alterazioni di adattamento al contesto interpersonale (percezioni di sé e delle figure maltrattanti alterate, disturbi relazionali e alterazioni dei significati personali).

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© 2022 by Dott.ssa Silvia Fortunati, Psicologa Clinica e Mediatrice Familiare 

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